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Tempo di lettura: 4 Minuti
la logica dell'inganno

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VALENTINA CUCINELLA
AGENTE LETTERARIO, GIORNALISTA E AUTRICE

LA LOGICA DELL’INGANNO: il lato oscuro della mente umana esplorato attraverso i sogni

Nel suo romanzo d’esordio, Roberto Puccio esplora il misterioso continente dei sogni attraverso una storia che rivela un’antica verità: occorre guardare negli abissi oscuri dell’anima e smarrire la ragione per raggiungere la consapevolezza di sé…


Note dell’Autore

Ci vuole una dose di alienazione incontrollata… e non solo! Devi essere capace di lasciarla scorrere nelle vene, libera di tramutare idee, sensazioni, umori, il tuo tempo, in qualcosa di concreto, qualcosa che attraverso le parole si può toccare, sentire, odorare… Vedere.

Scrivere un romanzo vuol dire vagare h 24 come uno spirito alla ricerca di una vita di cui impossessarsi. Appena riesci nell’intento cominci a vivere un’altra realtà: quella del protagonista del romanzo. Ti alzi la notte e scrivi. Non vuoi perderti concetti che illuminano la tua mente come il bagliore di un gioco pirotecnico che si esaurisce in pochi secondi.

Ecco come passi la tua giornata…

Registri idee sullo smartphone mentre guidi, mentre stai pranzando, mentre ti relazioni con altra gente: pensieri che devono essere raccolti come frutta matura prima che cada al suolo. Così, rimani fuori dal coro. La gente ti chiede: “A cosa stai pensando?”; “Ci sei?” Una parte del cervello è costantemente impegnata a elaborare dati utili per il proseguo del romanzo. Idee che devono essere valutate, selezionate, collegate.

Tutto ciò può durare un arco di tempo indefinito; anni.

Scrivere la logica dell’inganno mi ha rubato e regalato molto tempo. Il tempo che passa serve a far maturare un frutto ancora acerbo, che ha bisogno di tutte le condizioni ideali per venire fuori nel migliore dei modi. Avere fretta, nella scrittura, è un po’ come fare sesso per arrivare subito all’orgasmo… È come essere ubriaco prima di cominciare a bere… Come consumare, dopo pochi giorni, un alimento che raggiunge il suo apice di bontà dopo mesi o anni di stagionatura. Gli anni trascorsi nella stesura del libro mi hanno regalato tempo che, infondo, ho dedicato a me stesso.

Così, abolisci il concetto che spesso l’entusiasmo ti ripropone: “avere fretta”. Cerchi di capire se le idee che hai avuto sono davvero buone, le lasci stagionare in un cassetto chiuso coperte da qualche maglia che non usi. Nel frattempo, i personaggi del tuo racconto esistono veramente. Hanno preso vita. Inizi a pensare con la loro testa. Li vedi lì, come in un fotogramma: fermi ad aspettare nuove idee che, passo dopo passo, li condurranno all’epilogo.

Dopo esserti dedicato alla stesura di tutti i contenuti, rileggi 10, 100, 1000 volte. Deve essere perfetto. Ogni volta apporti delle modifiche. Cancelli interi capitoli. Prometti a te stesso che lo rileggerai per l’ultima volta: menti! Cambi periodi interi. Frasi. Parole. Virgole. Fino a che, un bel giorno, lo leggi e lo guardi come se fosse tuo figlio. Non cambieresti più nulla. È perfetto.

Roberto Puccio

LA LOGICA DELL’INGANNO

C’è un luogo in cui dimorano le anime tormentate fino a che non hanno trovato pace e c’è un mezzo per congiungersi ancora con loro

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10 commenti su “La logica dell’inganno”

  1. Letto! Che dire… I primi capitoli mi hanno lasciata perplessa, avevo paura di non riuscire a collegare tutto quello che lashiavano in sospeso. Poi la lettura mi ha regalato una rivelazione dopo l’altra. Molto emozionante. Sorprendente. Bravo!

    1. Grazie Katty, per aver letto il mio romanzo, per le belle parole spese e per essere stata così veloce a leggerlo tanto da essere la prima a lasciare un commento. Le rivelazioni arrivano quando l’attesa ha alimentato per benino il desiderio di sapere! Ti auguro buone feste. A presto…

  2. Originale e scorrevole… non mi sono annoiata un attimo! La cosa che mi è piaciuta di più è stata innamorarmi dei personaggi al di fuori del protagonista. Dal finale mi auguro ci sia un seguito… o no?

    1. Hai detto bene… Mi sono dedicato con cura ai personaggi che ruotano intorno al protagonista. Claudia, in particolare, l’ho inquadrata caratterialmente proprio per compensare la condizione “bipolare” di Alan. In merito alla tua domanda, ti dico che mi piacerebbe molto scrivere un seguito. I personaggi del racconto popolano ancora la mia mente, sono lì ad aspettare che accada qualcos’altro e, di conseguenza, ho elaborato delle idee. A presto!

  3. Ma come ti è venuta in mente una storia del genere? In genere quando leggo riesco ad immaginare quello che accadrà, in questo caso no! Fuori dal comune, complimenti!

    1. Ciao Frank! Grazie per il commento. Sono il primo lettore di ciò che scrivo! Provo a spiegarmi meglio… Quando inizio a scrivere, il punto di partenza è solo un concetto che non regge un’idea precisa, né un argomento o una scaletta. La storia viene fuori giorno per giorno, come se prendessi per mano il protagonista e lo accompagnassi fuori per vedere che succede. Poi, quando mi vengono delle idee precise, se penso che è impossibile metterle in atto perché non capisco dove possono portarmi e che sarebbe troppo complicato collegare tutto, beh, sono quelle giuste! Ma c’è tanto lavoro da fare. Un abbraccio, a presto!

  4. Complimenti davvero!!
    Ho ammirato da subito le idee e l`acume dell`autore.
    Grande combinazione tra storie e personaggi di grande realismo con la dimensione del sogno e dei sentimenti. A tratti avventuroso ma anche estremamente commovente. Aspettatevi grandi colpi di scena ma il cuore del romanzo è il rapporto tra i protagonisti che si fanno amare.
    Narrazione incredibilmente ingegnosa: è un enigma, un magico addentrarsi nel mondo misterioso e sconosciuto dell onirico.
    Ho assaporato il gusto di perdersi in un libro.
    Alla prossima pubblicazione. 👍

    1. Ciao Barbara e grazie per aver detto tutto! Non avrei immaginato un commento migliore e sono felice che la mia scrittura abbia suscitato tanto. Mi soffermo su una frase che hai dichiarato: “Ho assaporato il gusto di perdersi in un libro”. Credo che la lettura sia questo: un viaggio dalla destinazione sconosciuta in cui ci si deve perdere. Ti ritrovi dentro uno scenario che non avresti immaginato. Assapori un gusto nuovo, sconosciuto. Quando chiudi il libro, fai fatica a uscirne e hai la sensazione di essere tornato in te. Alla prossima!

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