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Diario segreto: nient’altro che la verità

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Caro diario, voglio riempire le tue pagine di concetti nudi e crudi, di verità

Tutto quello che mi passa per la testa, senza filtri. D’altro canto, avere un blog a che cazzo serve se non puoi comunicare quello che pensi? Si, ok, devo scrivere contenuti e non devo usare parolacce altrimenti l’algoritmo di google, come un prestigiatore, mi fa scomparire dalle prime posizioni dei motori di ricerca… Ma vuoi mettere la soddisfazione di scrivere quello che pensi anche se per pochi lettori?! Il privilegio di avere un pagina dove, se voglio, posso esprimere una valanga di idee, pensieri, verità scomode sostenute da un’impalcatura d’impudenza, me la voglio prendere. Così è nato Diario segreto: pagine di un diario in cui scrivo tutto quello che avrei voluto dire. Per cui, caro lettore, se hai aperto il mio Diario, sappi che ti stai facendo i cazzi miei e che è stata una tua scelta.

Prima una premessa…

“Se dico quello che penso non resta neanche un amico, sono una merda confesso se penso a quello che dico”

dice Salmo.

Quante volte hai pensato qualcosa che non hai detto?

Quante volte ti sei morso la lingua, hai ingoiato parole che stavi per pronunciare e ti sei limitato ad annuire nel silenzio? Troppe. Magari hai riempito pagine del tuo diario segreto; parole che sarebbe stato meglio vomitare in faccia alla persona che te le ha fatte venire su come un rigurgito.

tenere la bocca chiusa. Stare zitto

Dopo i quarant’anni ti chiedi perché…

Perché dovresti continuare a mentire? Nessuno ti ha mai regalato niente. Gli amici, quelli del patto di sangue, quelli con cui hai condiviso il letto (letto inteso come luogo qualsiasi sul quale si poteva dormire dopo una nottata di fusione fra sogni e realtà), sono sparpagliati per il mondo e li vedi solo sui social: gruppi su whats app dediti allo scambio di immagini, sopratutto sotto forma di biglietto d’auguri per le ricorrenze, che rappresentano, per il 90%, donne da guinness dei primati. Alcuni di questi amici non li riconosci più: sono finalmente usciti allo scoperto. Si sono rassegnati a essere se stessi.

Sull’amore hai già testato tutto…

Quello a prima vista, e cioè il classico colpo di fulmine che hai trascritto sul tuo diario segreto. Quello a seconda vista, e cioè quello nato per una donna che a primo acchito non ti diceva niente. Quello a terza vista, e cioè quello per una donna con cui sei stato da adolescente e che hai rivisto e riscoperto dopo diversi anni. Quello alla cieca, e cioè un sentimento nato attraverso qualche social che ti ha permesso di vedere quello che, in realtà, non c’era! Quello ETERNO, finché è durato. Quindi, che motivo hai per mentire ancora?

Hai fatto ogni tipo di lavoro…

Il pony express è stato il mio primo lavoro; bellissimo. Viaggiavo da mattino a sera con la mia vespa hp. Certo, fra i danni causati al motore, la benzina che pagavo di tasca mia e i soldi per mangiare qualcosa, non mi rimaneva niente ma, in compenso, avevo il walky talky e la casacca con tanto di scritta PONY EXPRESS: che figata! Dopodiché, una sfilza di lavori che non sto qui a elencare per non annoiarti, sempre e comunque accompagnati da facce sorridenti, curriculum gonfiati e frasi fatte, recitate come preghiere, ai colloqui.

Perché mentire ancora?

Basta ipocrisia; sul mio diario segreto c’è solo quello che penso. Se avessi cominciato a scrivere negli anni 90, probabilmente l’avrei fatto su un diario che avrebbe letto solo il mio migliore amico e mia madre quando, di nascosto, avrebbe indagato per saperne di più sulle mie uscite notturne. “Ma dove cazzo andrà tutte le sere?” Ogni genitore se lo chiede… M I S T E R O.

Bando alle ciance

Ti invito a leggere la prima pagina del mio diario; si parla di sesso! O, se preferisci, la seconda, in cui ho provato a riscrivere la promessa di matrimonio. Magari la terza è più sulle tue corde: metto in discussione un valore che dovrebbe essere al centro di ogni nostra azione… Oppure la quarta, la quinta, la sesta e tutte quelle che verranno a seguire…

Hai bisogno di fare sesso?

Questa domanda mi è stata posta su Quora, un social in cui gli utenti possono porre e rispondere a domande di ogni genere. La risposta ha avuto 20.000 visualizzazioni e ha generato tanti commenti. In realtà, è stata modificata dal sottoscritto per non violare i termini del regolamento della piattaforma (in casa d’altri è giusto rispettare le regole), in quanto, mentre scrivevo sull’argomento “sesso” ho spinto troppo sul pedale! In seguito a un taglio e cuci, è stata pubblicata. Qui, sul mio blog, vi propongo la versione integrale.

Buona lettura e commentate senza pudore!

Le pagine del mio diario segreto


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