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È il nome del protagonista del racconto. Anche se, in realtà, sono tre i personaggi che si contenderanno la scena.

Piccola premessa. Durante la scrittura del testo, e così anche nel precedente romanzo LA LOGICA DELL’INGANNO, non ho mai dato importanza ai nomi. Ho sempre scelto il primo che mi veniva in mente! “Eventualmente lo cambio in seguito” pensavo. Alla fine, a furia di leggere il nome “provvisorio”, con cui avevo identificato ogni personaggio, non sentivo più la necessità di cambiarlo; la mia mente aveva già associato nome e identità. Ogni personaggio era diventato familiare. Quindi, perché scervellarsi?

Infatti, Dragan è stato proposto da un’amica che ha partecipato al sondaggio in cui chiesi di scegliere il nome del protagonista. Questa sorta di votazione è avvenuta quando ancora avevo l’idea di un romanzo da scrivere con l’interazione dei lettori. Dragan è stato il nome che ha ricevuto più consensi.

Dragan è un nome di origine Slava che vuol dire prezioso.
Dopo la scelta del nome, il protagonista ha assunto delle sembianze che non potevo ignorare. Le lampadine che accesero la mente dovevano essere esaminate e trascritte, così, come mi erano balenate nel cervello. Di conseguenza, scelsi di abbandonare l’idea di interattività con cui avevo cominciato il progetto e mi dedicai alla stesura del testo, lasciando come “opzione interattiva” la possibilità di leggere il romanzo online per visionare contenuti extra, musica, immagini, clip.

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