No, non sei malato/a, l’allorgasmia non è una malattia
Fare l’amore e pensare a un altro può essere definito un disturbo mentale? No. Possiamo definirla un’alternativa, o meglio, un metodo. È semplicemente una tecnica per eccitarsi e raggiungere l’orgasmo pensando a un’altra persona mentre stai facendo l’amore con il tuo fidanzato/a. Con tuo marito/moglie. Insomma, con il tuo partner! Che cosa carina… Quindi no. Non sei malato/a. Più che altro direi annoiato/a. Insoddisfatto/a. In cerca di qualcosa di nuovo.
Fare l’amore e pensare a un altro è una pratica più diffusa di quanto pensi
Tanto diffusa da avere una definizione precisa: Allorgasmia. D’altronde, chi non ha peccato scagli la sua pietra! O meglio, chi non ha pensato… Se ti stai chiedendo quanto possa essere grave fare l’amore e pensare a un altro posso dirti che questa “pratica” non è presente nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali. E sti cazzi! Inoltre, ho letto di psicologi che la definiscono una valida alternativa per uscire dalla routine sessuale di coppie che, a lungo andare, cercano un modo per alimentare la fiaccoletta rimasta accesa, quella che un tempo divampava come un incendio.
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LA MANIPOLAZIONE DELL’ANIMA
Fare l’amore e pensare a un altro; il portinaio, la segretaria, l’imbianchino…
Non dirmi che non ti è mai capitato. Sei lì, con la tua dolce metà, e a un certo punto, mentre fate l’amore pensi a un altro/a. L’istruttore di pilates? La ragazza della porta accanto? O forse il panettiere? Qualcuno che hai adocchiato, che potresti anche provare ad avere ma che ti limiti a sognare. O magari no. Ti ritrovi a fantasticare con qualcuno che, nella realtà, non potresti mai avere nel tuo letto. Facciamo Brad Pitt per le donne e Kim Kardashian per gli uomini. Infondo, la fantasia non ha limiti! Posto le foto per chi volesse avvicinarsi all’allorgasmia dopo aver letto l’articolo!
Fare l’amore e pensare a un altro ti fa raggiungere l’apice del godimento!
E così, metti in pratica il “metodo” e raggiungi un orgasmo fuori dal comune. Ti sei talmente immedesimato/a, a luci spente e occhi chiusi, che hai cacciato fuori urla di piacere.
Si riaccendono le luci e il tuo partner è perplesso, si fa delle domande del tipo: non aveva mai urlato prima d’ora! Per un attimo si guarda fiero allo specchio, poi torna con lo sguardo turbato. E Tu? Cosa pensi nel frattempo? Ti senti in colpa? Perché mai! Infondo hai solo usato il corpo di un altro (che ami o forse amavi un tempo) per dare e ricevere piacere, fantasticando su una persona che non puoi o non vuoi avere. Hai tradito col pensiero, e si sa, nessuno è in grado di leggere nella mente. Infatti, lo sguardo del tuo partner allo specchio la dice lunga: anche tu eri vittima di un gioco di riflessi. Mentre fingevi di fare l’amore con un altro lui/lei fingeva di avere un orgasmo. Cazzo, sta diventando troppo complicato!
Nulla di complicato. Tutto è normale
Pensi di essere un egoista perché fai l’amore e pensi a un altro? No. Più che altro hai uno spiccato senso della fantasia e un’ottima capacità di trasgredire silenziosamente, o, magari, hai trovato l’unico modo per riuscire a eccitarti ancora con il tuo partner. Una cosa normale. Com’è normale prendere in giro se stessi e vivere una vita che si nutre di pensieri persino mentre si fa l’amore. E così, anche durante un rapporto sessuale, una parentesi in cui due corpi dovrebbero nutrirsi solo di sensazioni, siamo capaci di mettere in moto meccanismi mentali che ci allontanano dalla realtà. Una realtà che non ci soddisfa, che non riusciamo o non vogliamo cambiare. Una realtà che innesca nella nostra mente meccanismi di fuga, anche solo per qualche minuto, almeno con il pensiero.